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Nuovi incarichi per docenti ed ex-studenti

La diocesi di Treviso ha reso pubbliche le nomine che coinvolgono alcuni presbiteri attivi come docenti nei nostri istituti e altre persone che li hanno frequentati.

Anzitutto don Michele Marcato, direttore dell’Istituto Superiore di Scienze religiose “Giovanni Paolo I” e docente stabile presso lo stesso ISSR e l’Istituto teologico interdiocesano “Giuseppe Toniolo”, è nominato anche delegato vescovile per il Diaconato permanente, succedendo a monsignor Fabio Franchetto.

Inoltre il Dicastero vaticano per la Cultura e l’Educazione ha nominato don Francesco Pesce docente stabile straordinario di Antropologia teologica presso il Pontificio istituto teologico “Giovanni Paolo II” per le scienze del matrimonio e della famiglia.

Un significativo cambiamento è previsto nell’ambito del dialogo ecumenico.

Il 3 maggio scorso don Luca Pertile, docente presso l’ISSR “Giovanni Paolo I” e l’ITI “Giuseppe Toniolo”, è stato nominato parroco di Padernello; ora è designato anche Referente diocesano per il dialogo con le chiese ortodosse.

Contestualmente, il vescovo Michele Tomasi affida l’incarico di Delegato vescovile per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso a Stefano Vescovi, coniugato e insegnante di religione a Oderzo. Stefano è stato alunno dell’ISSR Giovanni Paolo I (2018-2022), fino alla licenza in Scienze religiose conseguita il 14 marzo 2022 quando, sotto la guida dello stesso don Luca Pertile, ha discusso la tesi «Risvegli carismatici. Prospettive di dialogo ecumenico nel Veneto Orientale».

Questo nuovo incarico diocesano conferma la vocazione del nostro ISSR a formare i futuri insegnanti di religione, ma anche a preparare persone competenti per significativi incarichi pastorali.

A tutti un sincero augurio di un buon lavoro!

A don Francesco Pesce i complimenti per il prestigioso incarico a Roma, un cordialissimo saluto e un ringraziamento per l’impegno profuso tra di noi.

 

Treviso, 30 giugno 2025

Pellegrinaggio giubilare a Roma per i Seminari del Triveneto: tra memoria, preghiera e incontro

Un cammino sulle orme dei santi ha condotto a Roma 150 sacerdoti e seminaristi provenienti dai seminari diocesani delle Diocesi del Triveneto.
Il pellegrinaggio, occasione di riflessione e fraternità, ha avuto inizio con una tappa significativa a Siena, sulle tracce di Santa Caterina, per poi proseguire nella capitale, dove si sono vissuti momenti intensi di memoria e spiritualità.
Tra i primi luoghi visitati, due chiese legate alla figura di don Andrea Santoro, sacerdote romano ucciso nel 2006 a Trabzon, in Turchia, mentre pregava con la Bibbia in mano.
I pellegrini hanno sostato presso la parrocchia di Gesù di Nazareth, fondata dallo stesso don Andrea nel 1981, e successivamente nella chiesa dei Santi Fortunato e Venanzio, dove sono custodite le sue spoglie.
Don Santoro, segnato da una profonda passione per il Medio Oriente, scelse di partire per la Turchia all’età di cinquant’anni.
«Essere Gesù dove Gesù non c’è, essere Chiesa dove la Chiesa non c’è», ripeteva, riassumendo il senso della sua missione.
La sua era una presenza discreta e contemplativa, radicata nella quotidianità e nel dialogo. La chiesa di Gesù di Nazareth, costruita nel 1988, fu concepita come spazio di incontro e apertura, con elementi simbolici come le pietre dell’altare provenienti da Nazareth.
Il ricordo di don Andrea è ancora vivo nella comunità. Don Giuseppe, attuale parroco, conserva la Bibbia colpita dal proiettile che ne causò la morte, simbolo di una testimonianza vissuta fino in fondo. Il diacono permanente Marcello, che lo conobbe fin da giovane, ricorda: «Celebravamo nella casetta per i rifiuti del quartiere, prima che questa chiesa venisse edificata. Don Andrea è stato il nostro primo parroco. Era severo, ma trasmetteva la grandezza di ciò che cercavamo».
Nel 1993, don Andrea fu trasferito nella parrocchia dei Santi Fabiano e Venanzio. Don Marco Vianello, suo successore, parla di una realtà inizialmente difficile: «Era quasi deserta, da ricostruire». Don Andrea avviò una missione cittadina durata tre anni, coinvolgendo ogni ambito parrocchiale nella cura del territorio. «Con lui – racconta – sono stato più in strada che in chiesa: messe nei condomini, visite, incontri. Per lui, la parrocchia era il territorio, non un edificio».
La scelta della Turchia arrivò dopo una crisi personale. Lì fondò l’associazione “Finestra”, per promuovere un dialogo rispettoso in un contesto dove la fede cristiana non poteva essere manifestata apertamente. Anche nei momenti difficili, come durante le tensioni legate alle vignette su Maometto, non rinunciò mai alla sua presenza pacifica.
Alla sua morte, il ritorno a Roma fu segnato da una partecipazione commossa: la camera ardente accolta nella sua vecchia parrocchia e un corteo silenzioso fino a San Giovanni in Laterano. Le sorelle Maddalena e Imelda presero la parola per ricordarlo pubblicamente. I seminaristi del Triveneto hanno celebrato l’Eucaristia nella chiesa che ne custodisce le spoglie, presieduta dal vescovo di Chioggia, Giampaolo Dianin.
Martedì 24 giugno, il gruppo ha attraversato la Porta Santa della basilica di San Pietro per l’ingresso giubilare. La celebrazione ha incluso l’udienza con Papa Leone, introdotta dalla processione guidata dal vescovo Dianin e dal patriarca Francesco Moraglia. I seminaristi, con spontaneità, hanno intonato canti in latino della tradizione ecclesiale.
Durante la catechesi, il Papa ha richiamato l’importanza della vita interiore: «Senza la vita interiore non è possibile neanche la vita spirituale, perché Dio ci parla proprio lì, nel cuore». Ha esortato a riconoscere i propri sentimenti e a coltivare il silenzio come via alla conoscenza di sé. Il Santo Padre ha inoltre insistito su una formazione integrale, capace di ascoltare la cultura contemporanea e le voci della sofferenza: «Sappiate ascoltare il grido spesso silenzioso dei piccoli, dei poveri e degli oppressi e di tanti, soprattutto giovani, che cercano un senso per la loro vita».
Nel pomeriggio, i pellegrini hanno visitato Chiesa Nuova e pregato sulla tomba di San Filippo Neri. Padre Simone Raponi, della Congregazione dell’Oratorio, ha offerto una catechesi introduttiva. L’Eucaristia è stata presieduta dal patriarca Moraglia, concelebrata da Riccardo Lamba, arcivescovo di Udine, Carlo Roberto Maria Redaelli, arcivescovo di Gorizia, Enrico Trevisi, vescovo di Trieste, e Giampaolo Dianin, vescovo di Chioggia. «La vita del presbitero non si improvvisa – ha ricordato il Patriarca – si approfondisce nel rapporto con il Signore. Il presbitero si santifica facendo il presbitero».
Il momento più atteso del pellegrinaggio è stato l’incontro privato con Papa Leone la mattina di mercoledì 25 giugno, poco prima dell’Udienza generale. In un clima raccolto, il Pontefice ha ricordato la comune radice delle Chiese del Triveneto nel Patriarcato di Aquileia e ha ringraziato i seminaristi per la loro disponibilità a seguire la vocazione. Ha incoraggiato l’impegno nella formazione e la disponibilità alla missione, senza temere il sacrificio.
Al termine, il seminarista veneziano Niccolò Bellini ha donato al Papa il gonfalone di San Marco. La tappa conclusiva del pellegrinaggio è stata Orvieto, dove è stata celebrata la Messa presieduta da monsignor Gualtiero Sigismondi. Un viaggio segnato dalla memoria, dalla comunione e dalla preghiera, che ha lasciato un segno profondo nei cuori dei partecipanti.
Treviso, 25 giugno 2025

Laurea in teologia, porte aperte

«Con l’istituto Toniolo la formazione teologica tradizionalmente riservata ai seminaristi si apre ai laici, rispondendo alla crescente domanda di formazione qualificata di una Chiesa sinodale». Lo dice don Stefano Didoné, direttore dell’istituto Teologico interdiocesano “Giuseppe Toniolo”.

 

Studiare teologia significa fare una scelta personale e professionale. Scelta personale, perché la teologia è la fede cristiana che dialoga con la cultura, con le altre tradizioni religiose e con il pensiero filosofico. Ma studiare teologia è anche una scelta professionale che permette di entrare nel mondo della scuola per insegnare religione.

 

Le diocesi di Belluno-Feltre, Treviso e Vittorio Veneto hanno unito le forze per permettere questo presso il seminario di Treviso. È l’istituto teologico interdiocesano “Giuseppe Toniolo”, affiliato alla Facoltà teologica di Padova. È un percorso di cinque anni, al termine del quale si consegue il baccalaureato in teologia, ovvero la laurea breve, che apre la strada all’insegnamento della religione e può essere riconosciuto nell’ordinamento italiano. Inoltre il titolo permette di approfondire ulteriormente lo studio nelle facoltà teologiche, per conseguire la licenza (laurea magistrale) o il dottorato.

 

Le iscrizioni sono aperte. Il direttore è disponibile incontrare le persone interessate in vista del nuovo Anno Accademico: si può fissare l’appuntamento con il Direttore telefonando in Segreteria negli orari di apertura.

 

Nel sito dell’Istituto si possono consultare il calendario e l’orario delle lezioni per l’A.A. 2025/2026; è possibile valutare – in accordo con la Direzione – eventuali “integrazioni” con i corsi proposti dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Giovanni Paolo I”,

Nel sito è reperibile l’offerta formativa.

 

I moduli per l’iscrizione online sono a disposizione nell’apposita pagina: modalità di iscrizione.

 

Treviso, 29 maggio 2025

Ricordiamo il centenario di Nicea – 20 maggio 2025

1700 anni fa, il 20 maggio 325, l’iniziativa dell’imperatore Costantino radunava a Nicea un bel drappello di vescovi, 318 secondo la tradizione: si apriva il primo concilio ecumenico della storia della Chiesa. Un evento che ha lasciato un’eredità condivisa tra tutte le confessioni cristiane.

Tra le varie definizioni due sono particolarmente importanti: Nicea ci ha consegnato la definizione di fede, il Simbolo niceno, che sostanzialmente corrisponde al Credo breve che ancor oggi utilizziamo. Con una chiara separazione tra Creatore e creature, il Concilio definiva decisamente il Verbo di Dio dalla parte del Creatore: non è una creatura superiore, né un intermediario, ma è «Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre».

Martedì 20 maggio 2025, alle ore 18.20, nella cappella del Curato d’Ars, invitiamo studenti e docenti a unirsi nel ricordo dell’evento. Reciteremo insieme il Simbolo di Nicea.

L’altra definizione riguarda la data della Pasqua: il Concilio domandò unità liturgica a tutte le tradizioni antiche. Purtroppo dopo la riforma del calendario di Gregorio XIII nel 1582, quell’unità si perse di nuovo, perché l’Oriente cristiano continuò a seguire il calendario di Giulio Cesare. Tuttavia proprio quest’anno, 17° centenario di Nicea, per uno scherzo del calendario (e della Provvidenza!) tutte le confessioni cristiane hanno celebrato la Pasqua lo stesso giorno, il 20 aprile scorso.

 

Treviso, 19 maggio 2025

Deo gratias!

«Credo nello Spirito Santo»: lo diciamo ogni domenica; in questi giorni è stato ricordato nel suo ruolo da primo attore, da ecclesiastici e dai giornalisti. Gesù lo aveva detto chiaramente: «Il vento soffia dove vuole, non sai né da dove viene né dove va». E così anche stavolta lo Spirito Santo ha sorpreso tutti, spiazzando ogni previsione e ogni aspettativa.
E così i 133 porporati, raccolti nella Cappella Sistina, al quarto scrutinio hanno eletto il cardinale Robert Francis Prevost, che ha scelto il nome di Leone XIV.
Ha 69 anni ed è nativo di Chicago: «Il primo papa americano», hanno subito titolato al di là dell’Atlantico. Ma la sua grande esperienza pastorale è stata in Perù, dove è stato anche vescovo di Chiclayo. Un papa che è stato missionario in un contesto completamente diverso da quello delle metropoli a stelle e strisce.
Significativo che nel suo primo discorso si sia concesso una sola digressione in spagnolo, lui che è americano. Una scelta che dice molto.
Nelle sue prime parole, Leone XIV riceve e rilancia la grande eredità di papa Francesco, in un commosso e riconoscente ricordo del suo predecessore: «Ancora conserviamo nei nostri orecchi quella voce debole ma sempre coraggiosa di Papa Francesco».
«Sono figlio di Sant’Agostino», e non è mancata nelle sue parole la celebre citazione del grande maestro di Ippona: «Sono pastore per voi, sono cristiano con voi». E proprio ricordando l’antico fondatore del suo ordine, che fu un tenace propugnatore della cattolicità della Chiesa contro ogni uso identitario della fede, ha aggiunto: «dobbiamo essere una Chiesa missionaria che costruisce ponti ed è pronta a ricevere tutti coloro che hanno bisogno, come questa piazza con le braccia aperte».
E non è un caso la parola più ricorrente nelle sue prima parole sia stata «Pace», ripetuta ben nove volte. La sua prima parola, che è la stessa parola che il Risorto diceva a tutti: «La pace sia con voi».
«Credo nello Spirito Santo e credo la Chiesa una», nonostante le diversità; «Chiesa santa», nonostante i peccati dei suoi membri, preti e laici. Credo soprattutto la «Chiesa cattolica», cioè universale, ricca delle diversità che cercano di unirsi in armonia. È quello che abbiamo visto nei volti dei cardinali che entravano in Conclave; ma lo abbiamo visto nella folla che si è accalcata in Piazza San Pietro dopo la fumata bianca. Intervistato da una cronista, un uomo qualunque ha riconosciuto: «Questo è il bello della Chiesa cattolica: sono venuto qui da solo e mi sono trovato in mezzo a persone in cui riconosco fratelli, anche se non parlano la mia stessa lingua».

 

Treviso, 8 maggio 2025

Sessione ordinaria estiva d’esame – dal 19 maggio al 14 giugno 2025

In allegato il calendario degli appelli per la sessione ordinaria estiva d’esame, che si svolgerà dal 19 maggio al 14 giugno 2025.

Per i corsi con docente in comune con l’ISSR, l’esame può essere sostenuto anche nelle date previste per la sessione estiva dell’ISSR (fino al 10 luglio).

 

L’iscrizione agli esami della sessione ordinaria estiva va fatta on-line dalla propria Pagina Personale Studente (PPS) da giovedì 8 (ore 17.00) a sabato 31 maggio 2025 (ore 23.59)

 

Sarà possibile ritirarsi dall’esame o spostarsi in altri appelli, dove ci sia ancora spazio disponibile, sempre attraverso la propria PPS, fino a 48 ore prima della data dell’appello.

 

Gli esami saranno svolti “in presenza” presso la Sede di Treviso.

 

Per prenotare appelli con docente in comune con ISSR scegliere dal menù a tendina nella sezione “Esami” della PPS la sessione d’esame dove l’appello compare (ISSR o ITIGT).

 

Tutti gli elaborati (seminari, Settimana Biblica, convegni..) possono essere inviati via email in formato pdf, dal 5 giugno al 10 luglio 2025.
Non verranno accettati al di fuori di queste date.

 

PER TUTTI:

Si ricorda che per potersi iscrivere agli esami, è necessario:

  1. Essere all’interno dell’intervallo di prenotazione previsto;
  2. aver frequentato almeno i 2/3 delle ore previste per ciascun corso o aver la frequenza “riconosciuta”;
  3. aver compilato la scheda di valutazione (nella propria PPS, sezione DIDATTICA, voce SCHEDE DI VALUTAZIONE), visibile solo dopo aver raggiunto i 2/3 delle frequenze o aver la frequenza “riconosciuta”;
  4. essere in regola con il pagamento delle tasse accademiche, in scadenza il 31/10/2024;
  5. (per iscritti ad anni successivi al primo) aver sostenuto eventuali esami propedeutici, come indicato nel Regolamento ISSR (art. 91);
  6. non essere già iscritto ad un altro appello per la stessa materia;
  7. Iscriversi all’appello del docente con cui si è frequentato il corso, salvo accordi diversi con il Direttore.

 

In caso di difficoltà, inviare una e-mail a segreteria@issrgp1.it, o chiamare negli orari di apertura della segreteria.

 

Treviso, 6 maggio 2025

Open days e lezioni aperte – dopo Pasqua

Lunedì 5 maggio dalle ore 18.00
Martedì 6 maggio alle ore 18.00
Sabato 10 maggio dalle ore 8.30

L’ISSR Giovanni Paolo I e l’ITI Giuseppe Toniolo aprono le porte presso la sede di Treviso, in p.tta Benedetto XI, 2 a chiunque sia interessato a conoscere i percorsi formativi e la comunità accademica.

In questa occasione sarà possibile:

  • incontrare studenti e insegnanti, disponibili a rispondere a tutte le domande e curiosità
  • assistere ad alcune lezioni (a partire dalle ore 18.30, il lunedì e il martedì, e dalle 8.30 il sabato)
  • apprezzare l’ambiente in cui ha sede l’Istituto e farsi un’idea delle discipline disponibili

Le lezioni potranno essere seguite in presenza anche presso la sede di Belluno, in via san Pietro 19.

 

Per informazioni, si può contattare la Segreteria chiamando lo 0422 324835, oppure scrivendo a segreteria@issrgp1.it 

 

 

Treviso, 1 aprile 2025

Tre nuovi diaconi e un nuovo prete per la Chiesa di Treviso

L’intera comunità dell’ITI “Giuseppe Toniolo” – direttore, docenti, segreterie e studenti – si unisce alla gioia della diocesi e del Seminario di Treviso, delle parrocchie interessate e delle famiglie di origine, per l’ordinazione diaconale di tre giovani, fissata per sabato 3 maggio, alle ore 15.30 nella Cattedrale di Treviso.

Il vescovo Michele Tomasi ordinerà diaconi Maurizio Castellan (35 anni) della parrocchia di Onigo, attualmente in servizio pastorale a Scorzè; Luca Fecchio (27 anni) della parrocchia di Santa Maria di Sala, attualmente in servizio pastorale a Spinea; Francesco Tesser (40 anni) della parrocchia di Marcon, attualmente in servizio pastorale a Camposampiero.

È invece annunciata per sabato 24 maggio, sempre alle ore 15.30 in Cattedrale a Treviso, l’ordinazione presbiterale di don Mattia Gardin (29 anni), originario della parrocchia di Liedolo di San Zenone degli Ezzelini e in servizio pastorale nella parrocchia di Salzano.

L’augurio che desideriamo tutti far giungere ai nuovi diaconi e al futuro presbitero è di poter avvertire spesso nella loro vita la domanda, che nel Vangelo di domenica prossima Gesù pone a Pietro: «Mi vuoi bene?»; e di saper rispondere sempre: «Signore, tu sai tutto: tu sai che ti voglio bene». Solo allora si possono pascere le pecore del Signore.

 

 

 

Treviso, 30 aprile 2025

Dona il tuo 5×1000 alla Facoltà

Dal 2025 nella dichiarazione dei redditi è possibile destinare il 5×1000 alla Facoltà Teologica del Triveneto Ets. Con questa firma si contribuisce a garantire una formazione di qualità e un futuro migliore per tutti. Un gesto che non costa nulla può fare la differenza.

Dona il tuo 5×1000
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Forma il futuro!

• Formazione completa e versatile per persone che fanno la differenza nella chiesa e nella società
• Progetti di ricerca che rispondono alle esigenze emergenti e alle sfide del contesto attuale

Al momento della dichiarazione dei redditi inserisci il codice fiscale 92185700280 nel riquadro “Sostegno degli enti del Terzo settore iscritti nel Runts”.

Destinazione dei fondi raccolti con il 5×1000

• borse di studio e agevolazioni per studenti
• promozione e sostegno alla ricerca in ambito teologico e culturale
• organizzazione di eventi e convegni aperti alla comunità per valorizzare il dialogo tra fede, cultura e società
• attività di formazione e aggiornamento per clero e laici
• miglioramento delle strutture e delle risorse didattiche

Scopri di più: scarica la brochure.

Per informazioni: ets@fttr.it

Fai la differenza con un gesto che non ti costa nulla!

 

Treviso, 29 aprile 2025

 

Papa Francesco, buona pasqua

Il direttore, i docenti, il personale e gli studenti del nostro istituto si uniscono alle parola del preside, onorando la memoria e ringraziando Dio per il dono di questi 12 anni di alto magistero di parole e di gesti.

 

 

 

 

Il messaggio di cordoglio del preside, don Maurizio Girolami. Il pontefice, tre mesi fa, aveva inviato una lettera in occasione del ventennale della Facoltà.

Questa mattina, lunedì 21 aprile 2025, alle 7.35 il Santo Padre, Papa Francesco, è andato alla casa del Padre della vita, dopo una lunga vita al servizio di Cristo.

Per dodici anni ha guidato come successore di Pietro la barca di Pietro in mezzo a vicende sociali ed ecclesiali di grande difficoltà: la pandemia, le guerre, il crescente fenomeno migratorio, gli abusi del clero, l’indebolimento della vita cristiana nel mondo occidentale.

Il suo magistero, incentrato sull’annuncio del vangelo di Gesù, ha dato concreto volto a tante istanze della visione pastorale del Concilio Vaticano II, bussola ancora attualissima per la vita della Chiesa nel mondo contemporaneo. L’attenzione alle persone nella loro singolarità, dimostrata in tanti momenti con telefonate, saluti, lettere, e lo sguardo geopolitico sul mondo hanno caratterizzato l’instancabile attività di Francesco, che ha trovato nella preghiera il suo alimento quotidiano e la forza per andare avanti.

In occasione del Dies academicus, lo scorso 18 febbraio, il pontefice ci aveva inviato una lettera in cui ringraziava la Facoltà per il servizio che sta svolgendo e la incoraggiava a proseguire nel cammino tracciato. Leggi la lettera.

Elevando a Dio la preghiera di ringraziamento per la persona e il ministero di Francesco, preghiamo per lui, perché l’incontro con il Risorto, che ha servito con dedizione e amore, possa riempirlo di luce e pace e continui dal cielo a pregare per tutta la Chiesa pellegrina sulla terra.

Don Maurizio Girolami
preside della Facoltà teologica del Triveneto