Un contributo del nostro Direttore su Avvenire di oggi. Buona lettura a tutti.!

Un laboratorio in cui s’incontrano teologia pastorale e indagine sociale

INTRECCIARE LA FEDE CON L’ASCOLTO DEI RAGAZZI DA QUI PUÒ SGORGARE UNA NUOVA SPIRITUALITÀ

Nel contesto dello stimolante dibattito acceso da un recente intervento di Severino Dianich che ha parlato di “tradimento della teologia” rispetto alla propria missione forse vale la pena ricordare un’esperienza laboratoriale in cui la teologia pastorale si confronta in modo fecondo con i risultati dell’indagine sociale.

La condizione giovanile in Italia è da tempo oggetto di numerose ricerche, che, nel migliore dei casi, diventano poi oggetto di dibattito tra adulti. Meno frequente da parte degli adulti è coinvolgersi in un’esperienza immersiva di ascolto diretto di giovani e con i giovani, unendo accoglienza empatica e un metodo rigoroso di analisi del vissuto. Questa esperienza, unica in Italia, è stata resa possibile nei giorni scorsi da un’iniziativa promossa dagli Issr dell’Emilia e di Verona e coordinata dall’équipe guidata da don Ivo Seghedoni e fratel Enzo Biemmi, valorizzando l’ultima ricerca sui giovani in fuga dalla religione intitolata “Cerco, dunque credo?” (Vita e Pensiero, 2024), curata da Rita Bichi e Paola Bignardi. Il laboratorio ha messo al centro l’ascolto della Parola, curato sapientemente da suor Grazia Papola, e l’ascolto delle vite dei giovani, intervistati dal vivo da Paola Bignardi…

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(Avvenire, 28 settembre 2024)