Nasce la speranza
Che cos’è la felicità? Quale felicità attendiamo e desideriamo?
Non un’allegria passeggera, una soddisfazione effimera che, una volta raggiunta, chiede ancora e sempre di più, in una spirale di avidità in cui l’animo umano non è mai sazio, ma sempre più vuoto. Abbiamo bisogno di una felicità che si compia definitivamente in quello che ci realizza, ovvero nell’amore, così da poter dire, già ora: «Sono amato, dunque esisto; ed esisterò per sempre nell’Amore che non delude e dal quale niente e nessuno potrà mai separarmi». Ricordiamo ancora le parole dell’Apostolo: «Io sono […] persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore» (Rm 8,38-39).
(Francesco, Spe salvi, 21)
Quest’anno la celebrazione del mistero del Natale vede l’inizio delle celebrazioni per il Giubileo ordinario, occasione propizia per rinnovare la consapevolezza del nostro essere sempre in cammino su questa Terra (Pellegrini di speranza), insieme al desiderio della trasformazione e rinnovamento del cuore.
A nome del Vice-Direttore don Alberto e del personale di Segreteria, auguro a tutti voi, docenti, studenti e alle vostre famiglie, di saper cogliere i “segni di speranza” già presenti nelle nostre vite e che la venuta del Signore nella storia ci aiuta a riconoscere come doni dell’Emmanuele, il Dio-che cammina-con-noi.
Buona Natale e sereno anno nuovo!
don Stefano Didonè